Nel 758 la regina longobarda Ansa fondò nella stessa città il Monastero di S.Giulia ed il marito Desiderio, due anni più tardi vi costituì una dote. In questa vi compare anche l'isola di Cicognara assieme al diritto di nominarvi un cappellano sia per le necessità del luogo che per la periodica permanenza delle monache in questa località. Il Monastero doveva sorgere dietro alla chiesa, mentre il Castello era posto anteriormente. La chiesa dall'anno 1107 al 1251 aveva il titolo di S.Maria, da quest'ultima data assunse quello di S.Giulia. Le Monache emanarono nel 1275 uno statuto che rimase in vigore anche dopo il 1397, quando permutarono il loro feudo di Cicognara con terre del bresciano possedute dal Marchese Bartolino Cavalcabò, Consignore di Viadana. Nei primi anni del 1800, iniziarono i lavori di sistemazione dell'antico tempio che l'architetto incaricato Luigi Voghera così definiva "chiesa già opera del principio del sec. XIV formata nella massima parte di rottami antichi, come risulta dai muri che si sono demoliti salvo le pile degli archi laterali alla navata maggiore, le quali per poca elevazione si trovano in buona cortina". La ristrutturazione si protrasse fino alla metà del secolo e stando alle memorie dei muratori, i pilastri della navata principale, nasconderebbero affreschi sulle antiche colonne. Va ricordato che S.Giulia fu retta (1922-1932) da Don Primo Mazzolari che ebbe anche come parrocchiana Grazia Deledda, sposata nel 1900 col cicognarese Rag. Palmiro Medesani.