La chiesa di S.Martino in quel tempo sorgeva un chilometro ca. a sud dell'argine in una ghiara, rintracciabile in cartine posteriori, tra il Po e Mezzano del Vescovo di Parma. Nel 1571 la chiesa fu ingoiata dall'ennesima alluvione e ne fu ricostruita una nuova in posizione più protetta ove sorge l'attuale. Ad opera compiuta, alla fine del 1589, fu celebrata la prima messa dal rettore Don Antonio Maria Cerdelli, il cui cognome si identifica ancora con vicolo Ciardello che un tempo giungeva all'argine di Cogozzo, partendo da via Puttina (anche questo toponimo deriva dai Puttini). Un'altra alluvione, nel 1654, distrusse la vicina rettoria di S.Giovanni Battista con quello che rimaneva della sua Villa di Portiolo. L'anno successivo, alla parrocchia di S.Martino, ne furono aggregati gli abitanti superstiti ed i beni mobili. Dopo la morte dell'ultimo rettore di Portiolo, Agostino Zuccari (m. Viadana 1683), anche la prebenda, ancora in suo godimento, passò a S.Martino con l'obbligo di erigere, nella chiesa, un altare a S.Giovanni Battista. Intanto il 21 luglio 1678 il vescovo Agostino Isimbardi aveva elevato la rettoria di S.Martino in prepositura. Agli inizi del sec. XVIII il parroco Don Gabriele Ferri, con la buona disponibilità finanziaria dei parrocchiani, determinò di abbattere la vecchia chiesa per riedificare l'attuale. L'incarico ed il progetto della costruzione furono affidati al nostro Pier Antonio Maggi (Viadana 30.09.1709 m. 15.05.1770) che ne diresse anche i lavori. La prima pietra fu posta nel settembre 1751 dal vescovo Ignazio Fraganeschi in occasione della visita pastorale. Quattordici anni più tardi la chiesa era compiuta. A seguito della soppressione del convento di S.Nicola dei padri agostiniani, avvenuta nel 1786, all'antico titolare, S.Martino, fu aggiunto quello di S.Nicola da Tolentino.