MAB UNESCO: i progetti di Viadana, dai percorsi educativi alla navigazione interna

Data di pubblicazione:
07 Giugno 2021
MAB UNESCO: i progetti di Viadana, dai percorsi educativi alla navigazione interna

VIADANA, 4 GIUGNO 2021 – Il Comune di Viadana è dalla prima ora uno dei soggetti in prima linea per quel che riguarda la nascita e lo sviluppo della Riserva MAB UNESCO “Po Grande”, riconosciuta ufficialmente il 19 giugno del 2019 all’interno del programma MAB – Man And Biosphere dell’UNESCO stesso.

Il Comune di Viadana è tuttora nella cabina di regia tra i rappresentanti degli 85 Comuni coinvolti nell’area, e sta portando avanti la rappresentanza e gli interessi dell’area mantovana. Nella fattispecie, si è fatto portavoce delle sfide e delle risorse territoriali su cui lavorare per contribuire alla costruzione di un Piano d’Azione condiviso della Riserva di Biosfera che verrà presentato entro la fine del 2021. Tale piano consentirà di creare una rete in grado di valorizzare le comunità locali su area vasta, promuovere le peculiarità del territorio, creare maggiori investimenti ed attenzione e trovare canali di finanziamento per realizzare importanti progetti di riqualificazione. Tra le varie proposte, durante gli incontri è emersa ad esempio da parte dei Musei Viadanesi la necessità di garantire continuità dei percorsi educativi anche in rete con le scuole, usando la Riserva MAB Po Grande come “leva di cambiamento culturale” a partire dall' educazione dei giovani e giovanissimi.

Proprio nell’ottica di questa sensibilità le attività di Po Grande sono rivolte soprattutto al coinvolgimento delle future generazioni attraverso una serie di progetti per mettere in rete le scuole del territorio e le associazioni.

Non solo: un’altra importante azione pilota su cui già si sta lavorando e che coinvolge Viadana è quella relativa allo sviluppo della navigazione interna anche attraverso la creazione di servizi di traghetto che possano portare i visitatori a spostarsi tra le due sponde del fiume, sviluppando in particolare gli itinerari ciclabili (per conoscere il fiume sia dalle sue sponde che dal suo alveo); la creazione di una cabina di regia che coordini e promuova tutti gli eventi in un grande mosaico che si svolgeranno negli 85 Comuni coinvolti; la promozione degli alberghi diffusi sfruttando e recuperando cascine, case coloniche ed edifici rurali.

Tutti progetti che sono stati presentati nel corso della plenaria conclusiva dei Laboratori Territoriali della Riserva MaB e che hanno visto la partecipazione e il coinvolgimento di oltre centinaia di partecipanti da remoto. Il percorso trova il consenso e il sostegno anche dei referenti di Regione Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto che, al fianco degli Enti locali, delle associazioni e dei portatori d’interesse, stanno già lavorando a strategie comuni. Tra queste, quella di arrivare ad avere, quanto prima, norme e regole comuni su entrambe le sponde del fiume.

“Dopo il necessario e molto positivo percorso lavorativo di Assemblee Plenarie e riunioni di cabine di regia – afferma il vicesindaco e assessore all’Ambiente Alessandro Cavallari – a breve le iniziative e i progetti della Riserva MAB UNESCO “Po Grande” cominceranno a prendere forma e a diramarsi sul territorio. Il Comune di Viadana è stato tra i primi promotori di questa riserva naturale, capendo l’importanza di attribuire la giusta considerazione e fruibilità al suo bellissimo territorio. Un territorio che si sdraia dolcemente lungo le sponde del Po per tantissimi chilometri, da Cicognara fino a San Matteo delle Chiaviche, comprendendo realtà ambientali, turistiche, enogastronomiche e fluviali uniche come il bellissimo ponte di barche di Torre d’Oglio e la confluenza del fiume Po e del fiume Oglio, oltre ai rinomati e molto apprezzati Musei Viadanesi e, a pochi passi dalla confluenza dei due fiumi, all’Ecomuseo Terre d’Acqua di San Matteo che stiamo valorizzando al massimo nell’intento e con il sogno che possa diventare il faro che illumina un territorio meraviglioso”.

 

La Riserva MaB Unesco “Po Grande” nasce dalla volontà del territorio di riconoscere il giusto valore al Grande Fiume, elemento fondante della storia, della cultura e della civiltà che da sempre hanno vissuto le sue sponde, crescendo e modificandosi con esso. Il Po rappresenta l’unico vero corridoio ecologico della pianura padana, costituisce un’importante infrastruttura naturale e permette di connettere tante diverse realtà amministrative, le quali insistono sul territorio anche come motore economico e sociale di grande impatto a livello nazionale.

In questo contesto è nata la Riserva di Biosfera “Po Grande”, un’area di 2866 Km², che attraversa 3 Regioni (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto), 8 Province (Parma, Reggio Emilia, Piacenza, Mantova, Cremona, Lodi, Pavia, Rovigo) e 85 Comuni, riconosciuta ufficialmente il 19 giugno 2019 nell’ambito del Programma MaB - Man and Biosphere (Uomo e Biosfera) dell’UNESCO.

Il programma "L'uomo e la biosfera"(MaB) mira a promuovere su base scientifica, grazie alle Riserve della Biosfera, un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente, attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello Sviluppo Sostenibile.

Attualmente ci sono 19 Riserve della Biosfera in tutta Italia e 701 in tutto il mondo. Il raggiungimento di questo importante riconoscimento rappresenta per l’area di Po Grande un’occasione di rilancio territoriale in un contesto globale.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.pogrande.it e sulla pagina Facebook della Riserva MaB UNESCO Po Grande

 

Ultimo aggiornamento

Martedi 28 Marzo 2023