Nella mattinata di lunedì 24 gennaio presso il municipio si è svolta la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria viadanese al Milite Ignoto.
L’iniziativa si è svolta nell’ambito del centenario della sepoltura del Milite Ignoto presso l’Altare della Patria di Roma, e attualmente sono 3.200 i Comuni italiani che hanno aderito all’idea condivisa dal Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia in collaborazione con Anci.
L’amministrazione comunale di Viadana, in particolare, ha recepito l’invito ad aderire giunto dall’Arma dei Carabinieri, dall’Associazione Nazionale Alpini sezione di Cremona e Mantova – gruppo di Casalmaggiore e dal Consiglio Periferico delle Associazioni d’Arma della provincia di Mantova. Erano presenti anche l’Associazione Nazionale Bersaglieri nella persona di Graziano Rizzi, il consigliere comunale e provinciale Donatella Panizzi, il capogruppo del Gruppo Alpini di Casalmaggiore Vincenzo De Salvo e, in rappresentanza della Marina Italiana, l’Ufficiale di Complemento Piero Boldrini.
La cerimonia si è snodata attraverso due momenti ricchi di significato e di commozione. Dapprima le autorità invitate si sono ritrovate in sala consiliare: il sindaco Nicola Cavatorta ha voluto ricordare la portata nazionale dell’evento, ma al tempo stesso contestualizzarla a livello locale, rimarcando come – secondo le ultime ricerche dello storico Alessandro Bosoni, anch’egli presente – siano 486 i viadanesi caduti durante la Prima Guerra Mondiale, le spoglie di 47 dei quali non sono mai state identificate. Al tempo stesso, il primo cittadino ha voluto ricordare i caduti viadanesi di tutte le guerre.
In sala è stata inoltre presentata la lastra in marmo che reca il numero di cittadini viadanesi caduti durante la Prima Guerra Mondiale e che verrà inviata e depositata a Biella, la città che ha dato il via all’idea di raggruppare il numero dei morti dei vari Comuni italiani nel grande conflitto a imperitura memoria.
Il secondo momento si è tenuto nel vicino atrio, dove sono state presentate due fotografie inedite scoperte sempre dallo storico Alessandro Bosoni nel corso di ricerche effettuate presso l’Archivio di Stato di Roma e collocate al di sopra del plastico realizzato da Angelo Gozzi e raffigurante il Monumento ai Caduti di Viadana. Le due immagini immortalano la cerimonia di commemorazione del Milite Ignoto avvenuta il 4 novembre del 1921, e sono riconoscibili le scuole elementari (l’attuale MuVi) e il cimitero. Soltanto cinque anni più tardi, nel 1926, verrà realizzato il grande Monumento ai Caduti che, stando all’annuncio effettuato dal sindaco Nicola Cavatorta questa mattina, è oggetto di un progetto di restauro che sarà a breve inviato alla Soprintendenza ai Beni Culturali, con l’obiettivo di iniziare i lavori la prossima primavera.