Dall’inizio della pandemia da Covid-19 si sono moltiplicate le azioni da parte del Comune per combattere le povertà esistenti sul territorio viadanese. A fronte di un quadro in continuo peggioramento, le politiche sociali in contrasto alla povertà, nel corso degli ultimi mesi del 2021, si sono mosse in due direzioni: un ulteriore bando per i buoni spesa e la pubblicazione di un avviso pubblico per l’erogazione di contributi a copertura di spese per le famiglie in difficoltà.
Per quel che riguarda i buoni spesa, il Comune di Viadana aveva ancora a disposizione dai ristori forniti dallo Stato nel 2020 una cifra complessiva pari a 43.473 euro. Al bando pubblicato nel settembre del 2021 hanno risposto 248 persone fisiche/nuclei famiglia, e in seguito alla realizzazione della graduatoria sono stati 136 i nuclei che hanno ricevuto i buoni spesa. Tali buoni, la cui distribuzione è partita a inizio dicembre e spendibili presso gli esercizi commerciali che hanno gentilmente aderito all’iniziativa (Morelli Aristide, Farmacia Stefani, Alimentari Barilli, Salumificio Pezzi, Farmacia Maestrini, Italmark Srl ed Eurospin), hanno una validità di tre mesi. L’importo varia a seconda del numero dei componenti del nucleo famigliare da un minimo di 150 euro a un massimo di 400 euro.
In quanto all’avviso pubblico il cui testo è uscito alla metà di ottobre, erano previsti dei contributi a copertura di spese per canone di locazione, per servizi comunali a domanda individuale (rette asilo nido, mensa scolastica e trasporto scolastico), per servizi extra scolastici di doposcuola, per il servizio sociale di consegna pasti a domicilio per anziani o per progetti concordati con i servizi sociali. Il Comune ha messo a disposizione proprie risorse per 67.598,14 euro, di cui sono stati erogati 18.600 euro. Sono infatti arrivate nel complesso 41 richieste, di cui ammesse e finanziate 35 (sono rimaste escluse le persone che si erano già presentate al bando precedente, così come previsto nel testo del bando). Ai beneficiari sono stati corrisposti importi che vanno da un minimo di 300 euro a un massimo di 600 euro. Con i fondi rimasti c’è già l’intenzione di aprire un nuovo bando nel 2022.
“Gli accessi ai servizi sociali del Comune – afferma l’assessore Mariagrazia Tripodo - sono aumentati dall’inizio della pandemia. L’ente locale, da parte sua, ha pertanto implementato il servizio con nuove figure - tre assistenti sociali - e cercato di sostenere a livello economico i nuclei in difficoltà, soprattutto tramite progettualità specifiche. Per quel che riguarda l’ultimo avviso, va inoltre rimarcato che abbiamo aumentato la soglia ISEE (salita fino a 20mila euro) per cercare di venire incontro a più nuclei famigliari, ovvero quei nuclei che magari si trovano ad affrontare delle difficoltà temporanee. La nostra scelta è stata dunque di non elargire soldi a pioggia, ma tramite progettualità ben definite e costruite ad hoc per molte famiglie”.