Il Comune di Viadana ha ottenuto il finanziamento da parte del Ministero dei Beni Culturali nell’ambito dell’avviso pubblico “Fondo Cultura” per il restauro e il miglioramento strutturale della copertura del MuVi. Il finanziamento ministeriale ammonta a 400mila euro, ai quali il Comune aggiungerà altri 100mila euro già destinati tramite i fondi derivanti dalla liquidazione GiSi: nel complesso l’opera costerà 500mila euro.
La riqualificazione del tetto del MuVi è un’opera alla quale la giunta guidata dal sindaco Nicola Cavatorta tiene molto. Il progetto, realizzato dall’architetto Juri Badalini di Mantova e seguito dal R.U.P. arch. Rocco Tenca dell’ufficio tecnico comunale, prevede un intervento di revisione completa del manto di copertura dell’edificio. Nello specifico, verranno sostituite - in quanto gravemente degradate e non recuperabili - le capriatelle lignee del “Coro”; per il corpo principale si procederà alla riparazione degli elementi danneggiati e alla sostituzione integrale soltanto nei casi in cui il degrado non giustifichi altri tipi di intervento; è inoltre prevista la pulitura e la verifica (con eventuali riparazioni se ritenuto necessario) delle gronde; infine, verrà garantito un miglioramento della ventilazione del tetto grazie alla posa di una barriera al vapore traspirante con sovrapposta doppia orditura di listelli incrociati.
La sede del MuVi è un imponente edificio risalente agli inizi del Novecento. Progettato dall’ing. Guglielmo Decò per ospitare le scuole elementari nel centro storico di Viadana, è stato oggetto di importanti interventi di riqualificazione grazie ai quali a partire dal 2003 ha trovato sede la biblioteca comunale e, nel corso degli anni successivi, altri servizi quali il Museo Civico Parazzi, il Museo della Città, la Galleria Civica di Arte Contemporanea, gli Archivi Storici, la Fototeca Dino Carnevali, la Fondazione Daniele Ponchiroli, la ludoteca e la nuova sede della Pro loco. Gli interventi urgenti messi in cantiere dall’amministrazione comunale hanno lo scopo di garantire la continuità della fruibilità degli spazi in sicurezza.
“L’esito – commenta il sindaco Nicola Cavatorta – era tutt’altro che scontato: città come Milano e Torino, ad esempio, sono rimaste escluse dal finanziamento. Un ringraziamento va all’ufficio bandi sovracomunale di Casalmaggiore che ci ha seguiti nell’iter e all’ufficio tecnico del Comune”.
L’inizio dei lavori è previsto verso la primavera-estate del 2022.