Che cos’era la TARES
La TARES (Tariffa Rifiuti e Servizi) è stata la tassa sui rifiuti in vigore nel solo anno 2013, introdotta dal governo Monti con il decreto legge n. 201 del 2011, il decreto salva Italia”. La TARES è entrata in vigore il primo gennaio 2013 e poi sostituita dalla TARI il primo gennaio 2014.
Essa presentava una tariffa commisurata all'anno solare e alla quantità e qualità media ordinaria di rifiuti prodotti per unità di superficie e veniva calcolata sulla base della superficie ed il numero degli occupanti dell'immobile. Grazie alla sua riscossione, i comuni dovevano coprire per intero i costi del servizio della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti ( Fino al 2012, il prelievo sulla tassa dei rifiuti copriva invece il 70-80 per cento dei costi, compensati dai trasferimenti statali).
Chi pagava la TARES
La TARES era dovuta da chiunque occuppasse un immobile suscettibile di produzione di rifiuti.
Quali erano le componenti della TARES?
La TARES era caratterizzata dalla presenza di due quote:
- Una quota destinata al comune e determinata sulla base delle tariffe deliberate dal consiglio comunale
- Una quota destinata allo Stato pari a 30 centesimi al metro quadro ad incremento della quota comunale
Come si calcolava la TARES?
La TARES ha preso il posto della TARSU (la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) e si basava sia sulle dimensioni degli immobili, sia sul numero dei componenti delle famiglie che ci abitano. Per calcolare l’ammontare della TARES viene considerato il valore medio di produzione dei rifiuti, che è determinato con alcuni criteri statistici, diversi da famiglia a famiglia e tra le varie imprese. A questa cifra vanno poi aggiunti i 30 centesimi a metro quadro destinati per intero allo Stato.
Come si paga la TARES?
La TARES si pagava tramite modello F24.